"Trazione Industriale": è il nuovo numero di Trentino Industriale
È online il nuovo numero di Trentino Industriale, la nostra rivista bimestrale.
L’edizione si apre con una rubrica speciale dedicata agli 80 anni dell’Associazione, un viaggio attraverso la storia dell’industria trentina dal 1945 a oggi: ottant’anni di imprese, persone e innovazione che hanno contribuito alla crescita del territorio.
Uno speciale sulla vendemmia racconta un’annata positiva per il comparto vitivinicolo trentino: quantità nella norma e qualità eccellente nonostante le incertezze legate ai mercati e ai cambiamenti nei consumi.
Infine, debutta una nuova rubrica intitolata “Talenti”, pensata per dare voce a esperienze e percorsi professionali che testimoniano le opportunità di lavoro, crescita personale e sviluppo professionale offerte dal settore industriale in Trentino.
Crescita a trazione industriale
Ottant’anni di Confindustria Trento. Ottant’anni di industria, di lavoro, di visione. Celebriamo oggi una storia che ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo economico, sociale e culturale del nostro territorio. Ma non siamo qui solo per guardare indietro. Siamo qui per guardare avanti. Il titolo scelto per questa Assemblea – Dal Trentino all’Europa. Crescita a trazione industriale – è una dichiarazione di responsabilità. Perché dove c’è industria, c’è occupazione stabile, c’è produttività, c’è welfare. Dove c’è industria, crescono i salari, si genera indotto, si costruisce futuro. In un contesto globale segnato da incertezze – crisi geopolitiche, dazi, instabilità energetica – l’industria ha tenuto duro. Ma oggi ha bisogno di una nuova strategia, la chiamiamo “politica industriale”, capace di sostenere lo sviluppo: di rendere il Trentino più attrattivo per chi vuole investire, lavorare, vivere qui. Ci sono alcuni campi dell’agire che sono prioritari e urgenti. Mi riferisco alle condizioni necessarie al lavoro delle imprese e necessarie alla crescita, e in particolare agli investimenti su ciò che può generare impatto positivo: competenze, innovazione, internazionalizzazione. Penso alla parabola dei talenti e sono certo che il nostro governo provinciale abbia ben chiaro dove sia opportuno indirizzare la forza del proprio intervento. Non siamo noi a chiederlo: sono i numeri, sono le indagini, sono i bilanci e le previsioni dei Centri Studi. Sappiamo che la produttività è la chiave per aumentare i salari. E se oggi la media regionale è ferma, è anche perché il nostro tessuto imprenditoriale è composto in larga parte da micro e piccole imprese. Bisogna invertire la rotta. Non per le imprese, ma per i lavoratori, le lorofamiglie, le persone. L’industria trentina offre quasi esclusivamente contratti a tempo indeterminato. Garantisce premi di produzione, conciliazione vita-lavoro, welfare aziendale. È il settore che ha introdotto per primo previdenza e sanità integrativa, e oggi guarda con lungimiranza alla costruzione di strumenti collettivi per affrontare l’inverno demografico. Nessun investimento darà il frutto sperato tuttavia finché non avremo lavorato definitivamente sulla semplificazione. Senza snellimento burocratico, scoraggiamo investimenti e freniamo l’innovazione. La burocrazia brucia enormi somme: sono risorse che potremmo destinare a crescita e sviluppo. Abbiamo partner eccellenti – Università, FBK, Fondazione Mach – e un tessuto imprenditoriale che non ha mai smesso di credere nel futuro. Ora serve una visione condivisa, un progetto industriale che metta l’impresa al centro dello sviluppo. Il passato insegna ad affrontare il futuro. E il futuro non si aspetta.
Si costruisce. Insieme.
Lorenzo Delladio
Presidente di Confindustria Trento