1. Home Page
  2. Notizie
  3. Notizie dall'Associazione
  4. Notizie
  5. Scuola d'impresa
10 luglio 2025

"Scuola d'impresa": è il nuovo numero di Trentino Industriale

È online il nuovo numero di Trentino Industriale, la nostra rivista bimestrale.
In questo numero approfondiamo le sinergie tra sistema educativo e mondo del lavoro con i progetti “Eureka! Funziona!” e “Tu sei”.
Uno speciale sulla Sezione Trasporti e Logistica di Confindustria Trento fa il punto su logistica, transizione ecologica e le nuove sfide che attendono il settore.
Tra le iniziative in evidenza, anche la firma del nuovo protocollo per gli alloggi ai lavoratori. Infine, uno sguardo sul ruolo guida dell’industria trentina nell’innovazione locale, motore di crescita e cambiamento per tutta la comunità.
Riportiamo di seguito il testo dell'editoriale del presidente di Confindustria Trento Lorenzo Delladio.

Per il bene del nostro territorio


Difficilmente avremmo potuto essere più fortunati. Viviamo in un territorio straordinario, con un patrimonio naturale di magnifica bellezza, all’interno del quale è cresciuta una comunità laboriosa, forte e intelligente. Capace di dialogare con la sua terra e metterne a frutto risorse e talenti. Lungo l’asta dell’Adige e nelle valli sono fioriti imprese e commerci, contribuendo alla crescita, alla ricchezza e al benessere della nostra comunità. Oggi, l’economia trentina rappresenta un’eccellenza a livello italiano bene inserita nel contesto globale, con diversi indicatori che la pongono ai vertici delle classifiche statistiche. Dai livelli di occupazione, alla produttività del lavoro, fino all’attenzione all’ambiente e al tessuto sociale del territorio. Il Trentino è un territorio innovativo e ai primi posti per creazione di valore aggiunto pro-capite e produttività in Italia. Abbiamo centri di ricerca di fama internazionale e un’Università ai vertici delle classifiche, oltre a un sistema formativo ed educativo variegato e con diverse eccellenze anche in ambito tecnologico. Parallelamente, il Trentino è sede di tante imprese innovative su settori strategici come la meccanica, la meccatronica, l’industria alimentare, il tessile e l’ICT, per citare alcuni esempi.
Eppure.
Eppure abbiamo un problema reale di attrattività. Non tratteniamo, non attiriamo, un numero di talenti equivalente al bisogno e necessario a liberare potenzialità ancora inespresse. Perché? È un fenomeno che stiamo indagando, ma qualche elemento già lo abbiamo. Ci sono impedimenti concreti, si direbbe quasi banali ma di enorme impatto. Il più evidente riguarda un bene essenziale: la casa. Su questo stiamo lavorando, e non da soli, in dialogo con soggetti del pubblico, del privato, del terzo settore. Altri ne conosciamo, altri ne scopriamo. Li affronteremo. Ho però la sensazione che ci sia una ragione ben più profonda, difficile da inquadrare perché meno tangibile. Siamo davvero consapevoli della realtà che ci circonda, e delle opportunità che essa riserva? Quando ribadiamo l'impatto positivo del sistema di imprese che rappresentiamo sul nostro territorio, non lo facciamo per rivendicare gratuitamente un protagonismo: non è un esercizio di vanità. Lo facciamo, accanto a tutte le altre categorie, per dire quante e quali occasioni offra anche la nostra presenza, a chi abita, o abiterà in Trentino. Occasioni per tutte le ambizioni, di vita o di lavoro. Ogni vocazione individuale può trovare risposta: che si tratti di scegliere di operare nel mondo della cooperazione, dell'artigianato o del commercio, nel comparto agricolo o in quello turistico, nella sanità, nella pubblica amministrazione, nel sociale, nell'istruzione, nella ricerca, nella cultura, nello sport. O ancora, nell'industria. Che è, lo dicono i dati, in quasi tutti i territori trentini il principale datore di lavoro. Alcuni episodi recenti mi hanno fatto pensare che questa complessità non è nota a molti, moltissimi, anche tra gli stakeholder più influenti. Perché dovrebbe essere nota allora a un giovane laureato?
Non mi sorprende che possa decidere di cercare soddisfazione e fortuna altrove. La buona notizia è che per risolvere un problema di comunicazione non c'è che il dialogo. Per questo non smetteremo di raccontare ciò che sappiamo, e di ascoltare ciò che gli altri vorranno raccontare a noi.


Lorenzo Delladio
Presidente di Confindustria Trento