Manovra di assestamento: dichiarazione del presidente di Confindustria Trento Lorenzo Delladio
"Possiamo ritenerci soddisfatti della manovra di assestamento che ha messo in campo delle risorse importanti nel complesso, e in particolare per il comparto industriale trentino: dai 90 milioni sul bilancio APIAE ai 35 su Trentino Sviluppo fino ai 20 milioni sulla filiera Dana.
In generale abbiamo richiamato l’attenzione su alcuni aspetti che riteniamo fondamentali per rilanciare la competitività delle nostre imprese in una fase di ciclo economico ancora fragile. Un primo aspetto su cui intervenire riguarda sicuramente la fiscalità e per questo motivo abbiamo richiesto dei correttivi alla misura proposta per l’IRAP perché andrebbe ad abrogare un’agevolazione premiale all’1,5% per chi incrementa l’occupazione, che invece era stata confermata per tutto il 2025, e introdurrebbe una nuova agevolazione al 2%, sempre riferita all’anno in corso, per chi sottoscrive contratti integrativi con incrementi retributivi, di difficile applicazione per come è strutturata.
Del resto, le retribuzioni del comparto industriale trentino, come dimostrano i dati della Provincia, sono tra le più elevate tra i settori dell’economia provinciale. Ciò vale anche per quelle aziende che non hanno contratti integrativi, ma che garantiscono in altro modo livelli salariali competitivi.
Altro tema prioritario, in questo momento, è quello degli alloggi per i lavoratori su cui apprezziamo gli impegni della Provincia, ma sollecitiamo delle soluzioni di breve periodo al fianco di quelle con orizzonte ampio.
Dal punto di vista del costo dell’energia siamo consapevoli che le soluzioni debbano arrivare in primis dall’Europa e poi a livello nazionale, ma anche a livello provinciale possiamo fare qualcosa. Incentivare investimenti aziendali in energia rinnovabile per garantirci una maggiore autonomia, riteniamo quindi sia una strada giusta su cui proseguire a puntare.
Sempre in ottica di investimenti, apprezziamo la creazione del nuovo Fondo strategico su cui abbiamo però richiesto uno stanziamento maggiore rispetto ai 30 milioni previsti, ritenendolo uno strumento importante per le imprese, come dimostrato nella precedente esperienza provinciale. In generale, stimolare gli investimenti delle imprese per renderle più produttive e competitive deve essere l’obiettivo principale della politica territoriale, a beneficio di tutta la comunità".
