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06 novembre 2024

Il Presidente Delladio commenta i risultati delle elezioni USA e i possibili impatti per le imprese trentine

Auspichiamo che con la nuova Presidenza Trump la partnership commerciale tra il nostro Paese e gli Stati Uniti prosegua in maniera costruttiva a beneficio di tutti. Sappiamo quali siano state le sue politiche commerciali al suo primo mandato e conosciamo ancor di più le sue intenzioni: parlano chiaro le sue dichiarazioni in campagna elettorale, le promesse sui dazi e in particolare le politiche annunciate a proposito dei rapporti con il nostro Continente. Ciononostante, confidiamo nel buon senso della nuova Amministrazione USA.
In particolare, contiamo sul fatto che gli Stati Uniti siano consapevoli che una guerra dei dazi danneggerebbe anche l’America, ancor di più vista la stretta interconnessione tra le economie americana ed europea e al ruolo che potrà avere la Cina in questo nuovo contesto geopolitico.
I dati ci dicono che le esportazioni trentine tra il 2019, ultimo anno di Trump, e il 2023 sono aumentate in valore assoluto del +32%, con un miglioramento importante della nostra bilancia commerciale verso gli Stati Uniti.
Speriamo che questa crescita possa proseguire anche con il nuovo Presidente, ma ovviamente i timori ci sono e riguardano l’Europa, l’Italia e anche il Trentino.
Ricordo che gli Stati Uniti rappresentano il nostro secondo mercato di sbocco, con 620 milioni di euro di esportazioni nel 2023, che rappresentano il 12% del totale.
I settori nei quali esportiamo maggiormente, come Trentino, sono quello alimentare, dei macchinari e dei mezzi di trasporto, ma nessun settore sarebbe escluso dagli impatti di una politica protezionista: durante la sua campagna elettorale, Trump ha infatti parlato di dazi indistinti e trasversali, su tutti i prodotti importati.
Gli americani hanno sempre dimostrato buon senso e pragmatismo, per cui confidiamo che continuino a essere un solido alleato dell’Italia e dell’Europa in campo economico, così come per la difesa comune in un contesto di delicati equilibri geopolitici a livello internazionale. Parallelamente servirà sempre più coesione tra i Paesi europei per poter affrontare questo nuovo corso con coraggio, diplomazia e determinazione.