25 maggio 2022
Energie rinnovabili per le imprese
Il Comitato Piccola Industria e Dolomiti Energia Spa hanno organizzato alla Centrale Idroelettrica di Santa Massenza un momento di confronto con le imprese in vista degli scenari futuri
La “tempesta energetica” che si sta abbattendo dai primi mesi del 2022 su famiglie ed imprese, non accenna a lasciare la presa.
L’aumento dei costi di energia elettrica e gas naturale, dovuti in gran parte ad atteggiamenti speculativi, sta generando una spirale inflazionistica che, abbinata al rallentamento della produzione industriale dovuta a fattori esogeni quali la guerra in Ucraina ed il blocco del porto di Shangai, induce il sistema industriale ad una forte preoccupazione per il futuro.
Il Paese ed in particolare gli imprenditori si trovano nella necessità di puntare “all’indipendenza energetica”, una scelta strategica di lungo periodo che richiede importanti investimenti ed un percorso evolutivo che passa anche da un maggiore ricorso alle fonti rinnovabili quali l’eolico, il solare e l’idroelettrico, senza dimenticare fonti meno conosciute e meno utilizzate quali il geotermico, le biomasse e i biorifiuti.
Non serve ricordare che per l’Italia l’energia prodotta da fonti rinnovabili ha un ruolo fondamentale sia per disporre di mix energetico equilibrato idoneo a limitare gli effetti dell’instabilità dei mercati, sia per raggiungere velocemente gli obiettivi inerenti alla transizione ecologica fissati al 2030.
Ad oggi la risorsa naturale più utilizzata in Italia è l’acqua. La produzione idroelettrica, infatti, ha assunto da decenni, soprattutto per il nord Italia, una rilevanza fondamentale per l’efficienza del suo ciclo e per le significative ricadute nei territori interessati. Basti pensare che nel solo Trentino sono attive ben 34 centrali idroelettriche.
Molti progetti ed iniziative promosse dalle aziende e da capitali privati fino ad oggi sono stati bloccati a causa della mancanza di adeguate misure di sostegno e della burocrazia che impone lunghissimi iter per ottenere le necessarie autorizzazioni. Con le recenti misure approvate dal Governo nelle scorse settimane lo scenario è parzialmente migliorato e si aprono quindi nuove opportunità per le imprese.
Per questo il Comitato Piccola Industria, guidato dalla Presidente Barbara Fedrizzi, in collaborazione con il Presidente Massimo De Alessandri e l’Amministratore Delegato Marco Merler di Dolomiti Energia Spa, hanno organizzato, presso gli spazi della Centrale Idroelettrica di Santa Massenza, impianto più potente del Trentino, un momento di confronto e di approfondimento sul tema, che è terminato con una visita riservata all’impianto.
“Siamo di fronte ad una nuova e grande sfida - ha detto la Presidente Fedrizzi –, l’ennesima degli ultimi anni, e dobbiamo dotarci delle informazioni e delle conoscenze per fare le scelte più opportune, in coerenza con il progetto di sviluppo che ciascuno di noi vuole realizzare nella propria azienda. È uno sforzo notevole, ed un cambio di mentalità che deve tenere conto non solo del futuro immediato, ma soprattutto della nuova situazione sociale e geopolitica che caratterizzerà i mercati internazionali nei prossimi decenni”.
La Centrale di Santa Massenza, situata nella Valle dei Laghi, attraverso una vasta rete di gallerie, condotte e opere idriche, trasporta l’acqua dalle cime dell’Adamello al Lago di Garda e produce energia grazie a turbine che si trovano in una sala scavata nella roccia a 600 metri di profondità, con un volume di oltre 150.000 metri cubi.
L’aumento dei costi di energia elettrica e gas naturale, dovuti in gran parte ad atteggiamenti speculativi, sta generando una spirale inflazionistica che, abbinata al rallentamento della produzione industriale dovuta a fattori esogeni quali la guerra in Ucraina ed il blocco del porto di Shangai, induce il sistema industriale ad una forte preoccupazione per il futuro.
Il Paese ed in particolare gli imprenditori si trovano nella necessità di puntare “all’indipendenza energetica”, una scelta strategica di lungo periodo che richiede importanti investimenti ed un percorso evolutivo che passa anche da un maggiore ricorso alle fonti rinnovabili quali l’eolico, il solare e l’idroelettrico, senza dimenticare fonti meno conosciute e meno utilizzate quali il geotermico, le biomasse e i biorifiuti.
Non serve ricordare che per l’Italia l’energia prodotta da fonti rinnovabili ha un ruolo fondamentale sia per disporre di mix energetico equilibrato idoneo a limitare gli effetti dell’instabilità dei mercati, sia per raggiungere velocemente gli obiettivi inerenti alla transizione ecologica fissati al 2030.
Ad oggi la risorsa naturale più utilizzata in Italia è l’acqua. La produzione idroelettrica, infatti, ha assunto da decenni, soprattutto per il nord Italia, una rilevanza fondamentale per l’efficienza del suo ciclo e per le significative ricadute nei territori interessati. Basti pensare che nel solo Trentino sono attive ben 34 centrali idroelettriche.
Molti progetti ed iniziative promosse dalle aziende e da capitali privati fino ad oggi sono stati bloccati a causa della mancanza di adeguate misure di sostegno e della burocrazia che impone lunghissimi iter per ottenere le necessarie autorizzazioni. Con le recenti misure approvate dal Governo nelle scorse settimane lo scenario è parzialmente migliorato e si aprono quindi nuove opportunità per le imprese.
Per questo il Comitato Piccola Industria, guidato dalla Presidente Barbara Fedrizzi, in collaborazione con il Presidente Massimo De Alessandri e l’Amministratore Delegato Marco Merler di Dolomiti Energia Spa, hanno organizzato, presso gli spazi della Centrale Idroelettrica di Santa Massenza, impianto più potente del Trentino, un momento di confronto e di approfondimento sul tema, che è terminato con una visita riservata all’impianto.
“Siamo di fronte ad una nuova e grande sfida - ha detto la Presidente Fedrizzi –, l’ennesima degli ultimi anni, e dobbiamo dotarci delle informazioni e delle conoscenze per fare le scelte più opportune, in coerenza con il progetto di sviluppo che ciascuno di noi vuole realizzare nella propria azienda. È uno sforzo notevole, ed un cambio di mentalità che deve tenere conto non solo del futuro immediato, ma soprattutto della nuova situazione sociale e geopolitica che caratterizzerà i mercati internazionali nei prossimi decenni”.
La Centrale di Santa Massenza, situata nella Valle dei Laghi, attraverso una vasta rete di gallerie, condotte e opere idriche, trasporta l’acqua dalle cime dell’Adamello al Lago di Garda e produce energia grazie a turbine che si trovano in una sala scavata nella roccia a 600 metri di profondità, con un volume di oltre 150.000 metri cubi.